Non stupitevi se qualche racconto è descritto più volte.
Nell'opera di Enrico Costa si trova il medesimo fatto in contesti diversi.


Sabato 18 marzo 1871

Volume 1 - pag. 608 - PARTE IX - SASSARI ITALIANA - VITTORIO EMANUELE II - 1871 . Diverse

In seduta del 18 Marzo il Sindaco partecipa al Consiglio l'adesione del Governo per la temporanea cessione della chiesa e residuo del Convento del Carmine al Municipio... Il 1° Luglio era Serata nel teatro Diurno a benefizio del ricovero di Mendicità, con produzioni e poesie appositamente scritte dal Prof. Mercantini ed Enrico Costa; e con concerto eseguito dal maestro Luigi Canepa e Gaetano Pieroni.


Giovedì 24 febbraio 1876

Volume 3 - pag. 1709 - PARTE XVI - SCIENZE, LETTERE ED ALTRI - MUSICA - Musica

Il nuovo ed elegantissimo Teatro Civico, costruito per la generosità di Carlo Felice, fu inaugurato solamente la sera del 26 Dicembre 1829, con un Inno a due voci di C.M. posto in musica da Francesco Vegni di Siena, Maestro della Cappella Turritana - come tributo di rispetto e di amore dei sassaresi riconoscenti al Re Carlo Felice.

Un mese dopo - il 17 Gennaio 1830 - il teatro si riaprì con un'altra Cantata dello stesso poeta e dello stesso maestro, in occasione del compleanno di S.M. Maria Cristina di Borbone.

Nei primi anni l'orchestra era composta da pochi soggetti, ma parecchi nomi rimasero popolari e per lungo tempo prestarono servizio. Sono da notarsi i seguenti: Giovanni Pasqua, prima viola; Giovanni Manconi, primo corno; Giov.Antonio Sini, trombone. Fra i dilettanti sedette in orchestra più volte Francesco Crovaro (secondo violino) ed altri. Più tardi fu assiduo Gaetano Pieroni, il famoso violino Paradiso ed altri di cui può dirsi che nacquero e morirono col Teatro Civico.


Mercoledì 15 ottobre 1879

Volume 3 - pag. 1715 - PARTE XVI - SCIENZE, LETTERE ED ALTRI - MUSICA - Banda cittadina

Appena istituita a Sassari la Guardia Nazionale nel 1848, si pensò seriamente all'impianto della relativa Banda musicale; e fu il benemerito Francesco Porcellana il più caldo dei sostenitori e promotori dell'idea. Il 29 Giugno del 1849, si tenne una seduta nella sua casa situata nei Giardini pubblici; il 15 Agosto vennero scritturati i musicanti, venne ordinata la bella tenuta del Kepì ornato di pennacchio bianco e rosso e il 1° Ottobre successivo la Banda così alacremente costituita cominciò i regolari concerti con plauso ed entusiasmo da parte della popolazione. La banda non ebbe però che due soli anni di vita, stante agli avvenimenti funesti del conflitto coi Bersaglieri, e dell'epidemia colerica. Per fortuna dal 1853 al 1859 la banda militare non fece troppo risentire la mancanza.

La Banda cittadina venne di nuovo ricostruita nel Maggio del 1860, in seguito alla ricostruzione della Guardia Nazionale, e fece molti servizi in piazza, processioni, serenate, ecc.

il 25 Dicembre 1861 indossò la nuova divisa ed ebbe per il direttore Mastro Peracchio, ma il 17 Aprile del 1862 il Corpo bandistico si ribella e si dimette per cui il 5 Maggio il Consiglio delibera di renderlo Municipale. Ricominciarono però i soliti servizi... ed i soliti screzi. Così si andò avanti fino al 27 Febbraio 1873, in cui la Banda fece l'ultimo servizio pubblico, essendo stata disciolta per venire meglio organizzata, sotto la direzione del nuovo maestro Lucarini, di cui si aspettava l'arrivo.

Frattanto era morto il Capo Banda Peracchio, a cui si erano fatti solenni funerali.

Nell'Aprile arriva il nuovo Capobanda Gnocchi , in luogo del Lucarini che rinunziò al posto per malattia. Il primo servizio della Banda ebbe luogo il 1° Giugno 1873 e per parecchi anni continuò a svolgere la sua attività.

Nel Marzo del 1878 il maestro è diffidato dalla Giunta Comunale e cessa dalle sue funzioni nell'anno seguente. Il 15 Ottobre 1879 si discute in Consiglio sulla riorganizzazione della Banda cittadina, e si eleva la spesa che la concerne alla somma di L. 22.000.

Si nomina Luigi Canepa, Direttore, concedendogli di non vestir la divisa. La Banda doveva eseguire i servizi in piazza, sotto la direzione di Gaetano Pieroni.


Giovedì 24 febbraio 1876

Volume 3 - pag. 1756 - PARTE XVII - SPETTACOLI, RICREAZIONI E DIVERTIMENTI - DANZE E FESTE DA BALLO - Trattenimenti Diversi

Si richiederebbe troppo spazio a riportare tutte le accademie, giuochi di equilibrio, compagnie di animali ecc. che esilararono il pubblico nel Teatro Civico, nel Diurno e nelle arene improvvisate. Dopo i giuochi sulla corda eseguiti in piazza dalla maltese, già segnalata, si ebbero in ogni tempo saltimbanchi, Compagnie acrobatiche, Circoli equestri. Nel Maggio del 1830, Giuseppe Jognol diede al Civico, come notammo, un'accademia di Chitarra francese e russa e il valente Cesare Casella un'accademia di violoncello nel 1864. Si ebbero poi quadri plastici nel 1865, animali parlanti nel 1876 e ancora Prestigiatori di ogni specie, Drammaturgia spiristica, Magnetismo, Scherma, Pugilato, ecc.

E per finire noterò i Nappi armonici (musica coi bicchieri) del Calderazzi, eseguita nel 1882.

I balli, balletti, terzetti danzanti, passi a due caratteristici, non mancarono di tanto in tanto, nei diversi teatri. Fra essi però è degno di menzione un ballo col titolo La Moresca, studiato ed eseguito a cura dei giovani commercianti di Sassari, e da essi eseguito, col concorso di parecchi ballerini, nel Teatro Civico ed in piazza, nel Carnevale del 1876; ne fu direttore Francesco Pieroni, e la musica, graziosissima, era del fratello musicista, Gaetano Pieroni.


Giovedì 24 febbraio 1876

Volume 1 - pag. 615 - PARTE IX - SASSARI ITALIANA - VITTORIO EMANUELE II - 1876 . Diverse

Coi primi dell'anno fu inaugurato a Sassari il nuovo Circolo Sassarese nella casa del Conte di S. Pietro. Il 24 Febbraio, alle ore 10 ant. ebbe luogo una passeggiata di beneficenza in favore del Ricovero di Mendicità. Gli autori di essa furono commessi negozianti, riunitisi in Società.

Il titolo della mascherata fu La moresca, che venne divisa in tre giornate: - il 24, Il Trionfo del Re Carnevale, con carri contenenti la musica ed i ragazzi ballerini della Moresca; i quali dispensavano fiori, coccarde, poesie, ecc; il 27 Il Ballo moresco, che fu eseguito nelle piazze con un ordine ammirabile; il 29 Il Rogo, cioè l'abbruciamento del Fantoccio fra concerti della musica e lo sparo dei razzi. Il direttore della mascherata fu il giovane Francesco Pieroni; essa riscosse gli applausi di tutta la popolazione e fruttò al Ricovero una bella somma.


Mercoledì 14 agosto 1880

Volume 3 - pag. 1717 - PARTE XVI - SCIENZE, LETTERE ED ARTI - MUSICA - Istituto Musicale

La società filarmonica, nata nel 1880, dopo tre anni di vita si spense per l'apatia degli stessi soci verso il 1874, ma anche le assenze frequenti del Canepa da Sassari contribuirono alla sua caduta. Bisogna però notare che fino ad allora erasi pensato a trattenimenti dei quali il popolo non aveva per nulla avuto vantaggio.

E si sentì la necessità di un Istituto che formasse gli allievi. Quando al principio del 1880 Luigi Canepa fu nominato Direttore della Banda cittadina, egli pensò all'impianto di un Istituto Musicale e riusci pienamente nell'intento, aiutato dal Consiglio Comunale, del quale facevano parte persone intelligenti e ammiratori entusiasti del giovane maestro.

Il Municipio concesse gratuitamente i locali dell'antico Palazzo Comunale, più la illuminazione, oltre un sussidio di L. 2000 annue, le quali, unite alle quote dei soci, e del Governo e della Provincia, fecero che si riuscisse a impiantare un Istituto, che molte città italiane avrebbero potuto invidiare. Esso fu inaugurato nelle sale del Palazzo Civico, la sera del 14 Agosto 1880, dopo la festa dei Candelieri. Il Sindaco Vitelli, aprì la festa con un bel discorso, che fu stampato: in seguito si eseguirono scelti pezzi di musica da professori e dilettanti, fra i quali il Nigra, il Gaetano Pieroni, il Bolis, il Manca e le signorine Emilia Pieroni, Cordella e Casella.


Mercoledì 14 agosto 1880

Volume 1 - pag. 623 - PARTE IX - SASSARI ITALIANA - UMBERTO I - Diverse

Il nuovo ed elegantissimo Teatro Civico, costruito per la generosità di Carlo Felice, fu inaugurato solamente la sera del 26 Dicembre 1829, con un Inno a due voci di C.M. posto in musica da Francesco Vegni di Siena, Maestro della Cappella Turritana - come tributo di rispetto e di amore dei sassaresi riconoscenti al Re Carlo Felice.

In seduta del 16 Luglio 1880 il Consiglio accorda un sussidio all'Ospizio Marino di Cagliari.

Il giorno 14 Agosto, alle 9 pom., dopo la festa popolare dei Candelieri, ebbe luogo l'apertura d'inaugurazione dell'Istituto Musicale, nell'antico palazzo del comune. Dopo un bel discorso del Sindaco, furono eseguiti cinque pezzi da vari professori e dilettanti fra i quali tre signorine - tre Emilie: Emilia Pieroni, Emilia Casella, ed Emilia Cordella.


Mercoledì 14 agosto 1880

Volume 3 - pag. 1714 - PARTE XVI - SCIENZE, LETTERE ED ARTI - MUSICA - Altri musicisti in Sassari

Abbiamo già fatto cenno di altri maestri e buoni musicisti sassaresi anche forestieri che dimorarono a lungo a Sassari, come il Tedde, il Canobbio, il Peracchio, il Palles.

Fra le insegnanti di pianoforte ed allieve valorose di questi buoni maestri sono da menzionarsi fra le altre: Emilia Casella, Emilia Pieroni, Teresa Pomè, Cristina Manca e Maria Bellieni.


Sabato 1 gennaio 1848

Volume 3 - pag. 1561 - PARTE XIV - ARTIERI, OPERAI, AGRICOLTORI - ARTI E MESTIERI - Orologiai

Nel 1848 vi erano a Sassari soli tre orologiai, il migliore dei quali e più rinominato era Giacomo Pieroni, la cui casa fondata nel 1821 esiste anche oggi, tenuta ed arricchita dal nipote Giovanni Sechi Pieroni; ma anche il Paolo Pinna ebbe fama di abile orologiaio. Nel 1832 vi fu una gara di orologiai per il mantenimento degli orologi pubblici. Questi erano però eseguiti, almeno in massima parte, dai bravi fabbri ferrai di arte fina, e tra essi ebbero fama i Castiglia, il Solari e qualche altro.


Giovedì 24 febbraio 1876

Volume 2 - pag. 847 - PARTE III - TOPOGRAFIA ED EDILIZIA - PALAZZO DI CITTA' - Orologio e orologiaio.

Nella casa Comunale era da lungo tempo un orologio, la cui macchina era forse collocata verso il vicolo che ha conservato il battesimo di stretta dell'orologio. Questo orologio fu cambiato di posto e modificato diverse volte, come si rileva da molte note di spese.

L'Angius: "Dell'orologio di Città si ha memoria nel 1555, anno in cui si deliberò di traslocarlo al campanile della cattedrale. Ignorasi se sia il medesimo che nel 1606 venne collocato nel Castello della Inquisizione a spese della città; la quale oltre il sussidio di L. 100, aveva donato i dodici mascheroni di bronzo tolti alla fontana di Rosello per fondere la campana delle ore.

Memoria più antica io trovo di questo orologio. Nel 1526 si stanziano L. 50 per salario annuo all'orologiaio della Città. Nel 1557 si notano alcune spese del garagolu (argano) pro murade l'orologio civico (cambiarlo di posto).

L'orologiaio del 1575 era Baingio Piqueri,nel 1590 è Francesco Piquire, forse il figlio, nel 1596 è Gaspare Piquire, forse il figlio del figlio - tutti con L. 50 all'anno. Pare che la famiglia Piquire godesse, per eredità o privilegio, su garigu del Relos, Reloig, Rillogio, o Relogio della Città!

Il 22 Gennaio 1699, avendo il ferraio e orologiaio Francesco Villino aggiustato malamente l'orologio, i consiglieri affidarono l'opera a un frate cappuccino, mui perito en esta facultad, il quale dichiara che vuol rifatta la ruota di Santa Caterina!

Il 30 Luglio 1711 si delibera di mettere a punto el reloz della Città, facendo dos muestras (quadranti): una "en la fachada, y altra por la parte de bajo del Corridor". Questo ci dice che nel detto anno i due quadranti dell'orologio erano nella stessa località in cui oggi sono.

Orologiai del comune erano: nel 1775 Giuseppe Luigi Sante; nel 1780 mastro Antonio Castiglia; nel 1782 Stefano Viglino; nel 1825 Michele Sante Castiglia nel 1848 la signora Penna vedova Cossu; indi Penna e Giacomo Pieroni.


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