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Cesare Fortunato Pieroni, nato a Sassari il 13 luglio del 1869 e
nel periodo monarchico, essendo un dissidente anarchico fugge in Argentina. Era un giornalista, autore fra l'altro di un libro di poesie. Morì a Sassari il 31 aprile 1949
Ed è a questo proposito che vi vorrei parlare di Giancarlo Porcu (Nuoro 1972). Amico di Gabriella Sanna (figlia di Lia Pieroni e Salvatore Sanna) quasi per caso la sente nominare i Pieroni. Pieroni ? Ma Cesare Fortunato Pieroni ?
Aveva appena finito di pubblicare un saggio su Pasquale Dessanai dove, guarda caso, menziona proprio Cesare Fortunato Pieroni!
A pagina 69, Giancarlo Porcu, racconta: "Due delle riviste cui Dessanai ebbe modo di collaborare, LGP ed MC, rappresentavano la medesima iniziativa editoriale. Il direttore di MC, Cesare Pieroni (quello stesso che nel 1896 scriverà l'epitalamio per il matrimonio tra Dessanai e Cicita Dore), mutò la testata in LGP a seguito ..."
La caratteristica di questo epitalamio (componimento in lode degli sposi) è che le iniziali dei versi annunciano il loro matrimonio.
Cesare Pieroni - Epitalamio (da AL, a.I, n. 5, 10 maggio 1896, p.36)
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O vaghi fior di maggio profumati,
Germogliaste propizi, o vaghi fiori!...
Girlandaronsi oggi due beati,
Imene, a i quali lega ardenti icuori!...
Porgi ghirlande le più belle, o Flora
A lor, cui nasce una novella aurora!!...
Sorgi gentil poeta;M i baci ambiti,
Quali sognasti ognor nè tuoi bei canti,
Un accento d'amor e ognor graditi
A la tua lira accordi sian costanti;
Lungi il genio da te, che a te dettava
Estro nato da 'l pianto, che straziava!...
Di giovine candor il suo bel viso
Entusiasmi 'l tuo slancio di poesia;
Sai, quando s'ama, amico, il paradiso
Si schiude per due cori 'n armonia!...
A te 'l gaudio, l'osanna, a te la pace!
Ne l'alcova d'Amore 'l duolo tace...
A te convien cantar: "La vita è bella!...
Ingrato fui se un giorno ò maledetto
E 'l mare, e 'l piano, e 'l cielo, ed ogni stella!..."
Così cantar dovrai oggi che lieto
In cor ti senti, chè la stella amata,
Che cercavi pe 'l ciel, ài ritrovata!...
In quel tuo cielo nero e senza sole
T'appare oggi la stella che la fede
A te ridà, le gioie e le carole ....
Daccanto a lei, che 'l cor a 'l cor tuo diede,
O mio gentil, a i baci e a le carezze -
Riparatori de le due asprezze
E de le lotte che ci dà la vita -
S'inspiri la tua musa e canti ognora
Per l'anime la gioia indefinita,
Oggi che Maggio il vostr'amore infiora:
S'inspiri poi la musa tua e la madre
In te fidente, lieti d'esser padre.
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